Don Mariano organizza per il mattino seguente una visita al castello di Carini, a cui partecipano lo stesso barone, la baronessa Laura, Luca Corbara e Cristina, la figlia del notaio. Durante l'escursione i quattro raggiungono il luogo in cui tre secoli prima fu assassinata la baronessa di Carini. Sorta una controversia tra il barone e Luca circa la dinamica dell'avvenimento, il nobiluomo illustra la propria tesi, costringendo la moglie a inscenare con lui l'antico assassinio. Impaurita dalla spada estratta dal marito, la giovane si tradisce invocando il nome di Luca, e gettandosi tra le sue braccia.